I Coriandoli.

Come abbiamo già detto, il Carnevale è la festa della ricchezza e dello spreco. L’uso di lanciare i coriandoli risale ai primi dell’ottocento. Alcune tesi danno come inventore di questi piccoli pezzi carta, l’ingegnere Enrico Mangillida Crescenzago, il quale commercializzò i cerchietti di carta usata per l’allevamento dei bachi da seta. Altra tesi è che l’inventore fu l’ingegnere Ettore Fenderl, il quale afferma di aver creato i triangoli di carta, visto che non si poteva permettere i confetti di gesso. Comunque, a parte il fatto di chi l’abbia inventati, resta il fatto che ancora oggi, durante il carnevale si lanciano questi pezzettini di carta o altre cose. Nel periodo del Rinascimento si lanciavano dolcetti o piccoli semi durante il carnevale o ai matrimoni. Il nome “coriandoli” deriva dal seme della pianta del coriandolo. All’estero i coriandoli si chiamano ancora confetti. Oltre ai coriandoli nel periodo di carnevale si tirano anche altre cose come, stelle filanti, caramelle e dolci o addirittura arance come avviene nella battaglia di carnevale a Ivrea.